VIVERE IN STOP MOTION
ettore 8 anni fa News
VIVERE IN STOP MOTION
Chi ha visto almeno una volta Star Wars del 1977 o Gli Argonauti del 1963 sa cosa è la stop-motion: la tecnica di animare oggetti grazie al “gap” dell’occhio umano di non percepire la frequenza di immagini oltre i 24 fotogrammi al secondo.
Questa fredda definizione non può restituire la sorpresa e l’entusiasmo di veder muovere cose che sappiamo essere inanimate grazie al tacito patto fra autore e spettatore che si basa sulla sospensione dell’ incredulità che rende attuabile la magia del cinema. Sappiamo tutti che è finzione, e la stop motion doppiamente finta, ma non per questo una minore goduria per l’occhio.
Capita così che vengo a sapere, sui tanto “vituperati” social network, di un’azienda che produce personaggi LEGO personalizzati. Non i soliti LEGO che trovi in negozio, ma dei pupazzi con fattezze e abiti che decidi tu. Quale occasione migliore per un videomaker, di potersi scegliere, oltre che la storia, anche il cast fin nell’ultimo dettaglio? Ecco che allora ne ordino 5, tutti sagomati su i miei compagni di sempre nelle avventure della 3dproduction, tra cui Paolo D’Alessandro e Francesco De Gregorio.
Il bello delle ridotte dimensioni dei LEGO è che anche i set si riducono drasticamente, tanto da stare sul tuo tavolo del soggiorno. E puoi smontarli e rimontarli senza utilizzare maestranze e tecnici.
Ovviamente seguo le logiche della produzione di un qualsiasi video, stilando il piano di lavorazione e utilizzando i vari set fino ad esaurimento del loro utilizzo, anche se non in ordine cronologico. Poi smonto il set e appronto quello successivo.
Approntato il mio set in miniatura, che nulla ha da invidiare a quelli reali, con luci, dolly, fondale chromakey, mi accingo a filmare il mio corto intitolato IL GIORNO.
Per realizzare il corto mi sono avvalso di un consulente d’eccezione: mio figlio Diego di 11 anni, sia come co-regista che “maestro d’armi” e coach di costruzioni per il sottoscritto.
Per filmare ho utilizzato uno smartphone iPhone 6 con tripode gorilla pod (un particolare tripode snodabile che si adatta a qualsiasi superfice e inclinazione, anche aggrappandosi a sporgenze).
Il set era illuminato da una lampada UV per rettilari, sia perchè fredda e tascabile, ma anche perchè la sua frequenza risultava più gialla e simile al sole.
Di ogni set ho realizzato, su un piano rialzato, solo gli oggetti che i vari personaggi toccano o sui quali poggiano. Pareti, fondali, alcuni arredi, tutti realizzati in post produzione grazie all’infinito catalogo di google immagini, digitando ad esempio “LEGO WINDOW” o “LEGO DOOR” per ottenere tutti gli oggetti necessari che non possedevo.
Le riprese avvenivano così: una fotografia HD 1280 x 720, e poi spostavo l’oggetto di 1mm. Per inclinarlo o sollevarlo, utilizzavo una sbarra lego semitrasparente o verde, in modo da poterla nascondere o cancellare al computer con il keying.
Finite le riprese, che per un corto di 3 minuti hanno richiesto 3 giorni, si passa alla post-produzione. Reperite le musiche grazie alle librerie gratis di youtube, per chi ha un canale certificato, è venuto il tempo dei doppiaggi. Diego, Antonietta Tognino, Paolo D’Alessandro e Francesco De Gregorio hanno prestato la loro voce. In un lavoro senza attori, le voci sono fondamentali. Devono compensare tutto quel che manca e dare maggior feeling ai personaggi.
Finito anche il doppiaggio, viene il tempo di animare le scene. Per non realizzare troppe foto, ho optato per 6 fotogrammi al secondo, velocizzando quando volevo dare maggior fluidità alle riprese.
Suoni di scena (passi, porte che si aprono o altro) hanno completato il video alla perfezione.
Alcuni numeri
riprese: 3 giorni
fotogrammi: 372
set: 4
personaggi: 5
interpreti doppiatori: Ettore Di Gennaro, Diego Matteo , Antonietta Tognino, Paolo D`Alessandro, Francesco De Gregorio
La storia è il racconto / incubo di Victor che si sveglia nel cuore della notte apostrofato da una voce misteriosa che gli intima di correre al suo luogo di lavoro, altrimenti la sua dolce Marion avrà una brutta sorte. Victor fa appena in tempo ad uscire di casa che questa viene letteralmente demolita. Giunto al lavoro, affronta la security dell’edificio e arriva sul terrazzo. Ma il misterioso Mr. Yoso, senza pietà, abbandona Marion al suo destino. Victor si lancia in una corsa a perdifiato e... ovviamente dovrete vedere il video per sapere perchè e come è andata a finire al link seguente https://www.youtube.com/watch?v=dnCRcEwJSlw.
Vi attendiamo sul sito e commentate facendoci conoscere la vostra opinione.
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