Qualche inverno fa

  Zilco    1 anno fa

*** Messaggio originale corretto dall'autore il 29/07/2023 20:50:43 ***

Qualche inverno fa hanno ridato in TV come tutti i periodi di Natale il film VIA COL VENTO. Pubblico qui alcune mie riflessioni a riguardo.

Ieri sera hanno di nuovo trasmesso in
televisione VIA COL VENTO. Durante la guerra tra Nordisti e Sudisti
ho smesso di rivederlo, strano proprio questo che considero il film
della mia vita. Credo che dipenda dal fatto che a parte l'immortale
vicenda d'amore tra Rossella e Reth questo lavoro cinematografico ha
esaurito per me il suo messaggio anche se mi ha accompagnato per
tanti anni.

Il fatto è che ho abbondantemente
imparato che il mio passato è andato via come il vento, me l'ha
ripetuto più volte questo film come commento a quel che mi accadeva
realmente nella vita. Tutto il mio mondo cioè come lo recepivo e
percepivo io si è perso nel vento e andato negli angoli della
memoria. Quando vedo un film lo guardo con gli occhi di chi ama il
cinema e anche con uno sguardo critico ma c'è anche un'altra
componenete nel mio rapporto con loro e cioè quello che a me dicono
personalmente e spesso mi è capito di imbattermi in un film che
proprio in quel preciso momento aveva qualcosa da dirmi che aveva a
che fare con la mia vita attuale. Qualcuno potrebbe dire che si
tratti di sincronicità come lo ha spiegato lo psicanalista Jung ed
anch'io credo che sia così. VIA COL VENTO mi ha accompagnato da
quando l'ho visto da ragazzo, mi ha insegnato a non arrendermi, a
lottare, successivamente a sopravvivere psicologicamente in un
ambiente di provincia tutto sommato diffidente al mondo dell'arte e
dello spettacolo che volevo seguire. Mi ha consolato e sostenuto nei
drammi della mia vita e nelle sciagure dove ho perso veramente tutto.
Ad un produttore che cercavo di convincere inutilmente a tornare a
lavorare per produrre un mio film, dopo un lungo colloquio gli chiesi
se aveva qualcosa di personale da dirmi per andare comunque avanti
nella mia strada. Mi rispose consigliandomi di continuare a
sopravvivere come avevo fatto finora. Ciò mi fece quasi sorridere
perchè credo che avesse notato in me quella caratteristica di
testardaggine, caparbietà a non darmi per vinto che fa parte dei
miti del cinema hollywoodiano e anche dei personaggi principali di
VIA COL VENTO. Adesso credo di aver abbondantemente capito la lezione
di vita pervenutami da questo film, si è concluso per me il suo
messaggio. Quando ieri sera ho detto che avevo smesso di guardarlo,
il mio interlocutore in whats app che mi conosce abbastanza bene mi
ha detto simpaticamente che questo film porta jella. Ciò mi ha
divertito molto ma a parte la demitizzazione credo che non sia
importante anzi del tutto inutile immergersi in ciò che si è capito
soltanto per puro compiacimento. Si rischia di rimanerne intrappolati
nella problematicità che contiene anziché andare avanti, tradendo
così proprio il messaggio finale di vita che il film contiene. Cosa
rimane allora di questo film per me? L'immagine che torna spesso
durante il racconto visivo, Rossella davanti alla sua casa nella
piantagione di Tara con un albero a fianco che le fa compagnia nello
splendore di un tramonto. Questo è il suo punto di partenza e ciò a
cui attingere ogni volta che si trova in dificoltà anche se lei ne
ha coscienza solo nella conclusione della storia e cioè nella sua
maturità. Non è solo un luogo materiale ma un mondo interiore che
ci appartiene, le nostre radici che non si vedono esteriormente come
nelle piante, dice Raffaele Morelli, ma ci guidano spesso senza che
ce ne accorgiamo verso la nostra meta. Ci spingono istintivamente ad
andare avanti, verso il domani che è appunto un altro giorno dove
scoprire nuove opportunità.


  Zilco    1 anno fa
*** Messaggio originale corretto dall'autore il 29/07/2023 20:50:43 ***

Qualche inverno fa hanno ridato in TV come tutti i periodi di Natale il film VIA COL VENTO. Pubblico qui alcune mie riflessioni a riguardo.

Ieri sera hanno di nuovo trasmesso in
televisione VIA COL VENTO. Durante la guerra tra Nordisti e Sudisti
ho smesso di rivederlo, strano proprio questo che considero il film
della mia vita. Credo che dipenda dal fatto che a parte l'immortale
vicenda d'amore tra Rossella e Reth questo lavoro cinematografico ha
esaurito per me il suo messaggio anche se mi ha accompagnato per
tanti anni.

Il fatto è che ho abbondantemente
imparato che il mio passato è andato via come il vento, me l'ha
ripetuto più volte questo film come commento a quel che mi accadeva
realmente nella vita. Tutto il mio mondo cioè come lo recepivo e
percepivo io si è perso nel vento e andato negli angoli della
memoria. Quando vedo un film lo guardo con gli occhi di chi ama il
cinema e anche con uno sguardo critico ma c'è anche un'altra
componenete nel mio rapporto con loro e cioè quello che a me dicono
personalmente e spesso mi è capito di imbattermi in un film che
proprio in quel preciso momento aveva qualcosa da dirmi che aveva a
che fare con la mia vita attuale. Qualcuno potrebbe dire che si
tratti di sincronicità come lo ha spiegato lo psicanalista Jung ed
anch'io credo che sia così. VIA COL VENTO mi ha accompagnato da
quando l'ho visto da ragazzo, mi ha insegnato a non arrendermi, a
lottare, successivamente a sopravvivere psicologicamente in un
ambiente di provincia tutto sommato diffidente al mondo dell'arte e
dello spettacolo che volevo seguire. Mi ha consolato e sostenuto nei
drammi della mia vita e nelle sciagure dove ho perso veramente tutto.
Ad un produttore che cercavo di convincere inutilmente a tornare a
lavorare per produrre un mio film, dopo un lungo colloquio gli chiesi
se aveva qualcosa di personale da dirmi per andare comunque avanti
nella mia strada. Mi rispose consigliandomi di continuare a
sopravvivere come avevo fatto finora. Ciò mi fece quasi sorridere
perchè credo che avesse notato in me quella caratteristica di
testardaggine, caparbietà a non darmi per vinto che fa parte dei
miti del cinema hollywoodiano e anche dei personaggi principali di
VIA COL VENTO. Adesso credo di aver abbondantemente capito la lezione
di vita pervenutami da questo film, si è concluso per me il suo
messaggio. Quando ieri sera ho detto che avevo smesso di guardarlo,
il mio interlocutore in whats app che mi conosce abbastanza bene mi
ha detto simpaticamente che questo film porta jella. Ciò mi ha
divertito molto ma a parte la demitizzazione credo che non sia
importante anzi del tutto inutile immergersi in ciò che si è capito
soltanto per puro compiacimento. Si rischia di rimanerne intrappolati
nella problematicità che contiene anziché andare avanti, tradendo
così proprio il messaggio finale di vita che il film contiene. Cosa
rimane allora di questo film per me? L'immagine che torna spesso
durante il racconto visivo, Rossella davanti alla sua casa nella
piantagione di Tara con un albero a fianco che le fa compagnia nello
splendore di un tramonto. Questo è il suo punto di partenza e ciò a
cui attingere ogni volta che si trova in dificoltà anche se lei ne
ha coscienza solo nella conclusione della storia e cioè nella sua
maturità. Non è solo un luogo materiale ma un mondo interiore che
ci appartiene, le nostre radici che non si vedono esteriormente come
nelle piante, dice Raffaele Morelli, ma ci guidano spesso senza che
ce ne accorgiamo verso la nostra meta. Ci spingono istintivamente ad
andare avanti, verso il domani che è appunto un altro giorno dove
scoprire nuove opportunità.



  ettore    1 anno fa

bella riflessione!
  ettore    1 anno fa
bella riflessione!

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