Occhiali neri

  Paolo    3 anni fa

Faccio parte della stragrande maggioranza degli estimatori del genere horror/thriller che sostengono che Dario Argento abbia inesorabilmente perso la sua vena creativa da almeno una trentina d'anni. Ciononostante ho fortissimamente voluto andare al cinema a vedere la sua ultima opera, che segue ad un decennio di distanza la precedente pellicola. La mia solida motivazione era il voler colmare la lacuna di non aver ancora visto un suo film sul grande schermo; e questo perché, a prescindere dalla discutibile qualità della sua produzione dagli anni novanta in poi e, viceversa, tenendo bene a mente le pietre miliari che ha regalato al cinema di genere, la sua fama di maestro del brivido é ampiamente meritata e indiscussa.
Le aspettative erano tutt'altro che buone, per cui non sarebbe stata di certo la delusione ad accompagnarmi fuori della sala a fine proiezione. Tuttavia ho dovuto tristemente constatare che la lunga pausa non ha certo giovato al maestro visto che il film riesce ad essere ben peggiore dei suoi più recenti predecessori.
L'elenco delle cose sbagliate é lungo e impietoso, per cui farei prima a indicarne gli scarsi pregi: i trucchi speciali (oltretutto pochissimi) del sempre eccellente Sergio Stivaletti e la colonna sonora, più che altro il tema principale.
Ma se proprio devo sadicamente infierire: soggetto inconsistente, soluzioni narrative senza senso se non quasi demenziali, dialoghi banali e puerili, personaggi macchiettistici, attori anonimi, recitazione pressoché amatoriale e, per finire, un serial killer che più insulso non ricordo di averlo mai visto.
Io, ribadisco, sono andato a vederlo perché volevo vedere un Argento al cinema... gli altri non so che alibi possano fornire.


  Paolo    3 anni fa
Faccio parte della stragrande maggioranza degli estimatori del genere horror/thriller che sostengono che Dario Argento abbia inesorabilmente perso la sua vena creativa da almeno una trentina d'anni. Ciononostante ho fortissimamente voluto andare al cinema a vedere la sua ultima opera, che segue ad un decennio di distanza la precedente pellicola. La mia solida motivazione era il voler colmare la lacuna di non aver ancora visto un suo film sul grande schermo; e questo perché, a prescindere dalla discutibile qualità della sua produzione dagli anni novanta in poi e, viceversa, tenendo bene a mente le pietre miliari che ha regalato al cinema di genere, la sua fama di maestro del brivido é ampiamente meritata e indiscussa.
Le aspettative erano tutt'altro che buone, per cui non sarebbe stata di certo la delusione ad accompagnarmi fuori della sala a fine proiezione. Tuttavia ho dovuto tristemente constatare che la lunga pausa non ha certo giovato al maestro visto che il film riesce ad essere ben peggiore dei suoi più recenti predecessori.
L'elenco delle cose sbagliate é lungo e impietoso, per cui farei prima a indicarne gli scarsi pregi: i trucchi speciali (oltretutto pochissimi) del sempre eccellente Sergio Stivaletti e la colonna sonora, più che altro il tema principale.
Ma se proprio devo sadicamente infierire: soggetto inconsistente, soluzioni narrative senza senso se non quasi demenziali, dialoghi banali e puerili, personaggi macchiettistici, attori anonimi, recitazione pressoché amatoriale e, per finire, un serial killer che più insulso non ricordo di averlo mai visto.
Io, ribadisco, sono andato a vederlo perché volevo vedere un Argento al cinema... gli altri non so che alibi possano fornire.



  ettore    3 anni fa

mi è venuta tristezza… sunset boulevard…
  ettore    3 anni fa
mi è venuta tristezza… sunset boulevard…

  Paolo    3 anni fa

Infatti il mio sentimento predominante questa volta é stato una sorta di tenerezza nei suoi confronti, perchè sembra non essere conscio del livello del suo cinema. Però se poi penso che anche questo film, come Dracula 3D, ha usufruito di contributi da parte della regione Lazio e che per dipiù é stato presentato all'ultimo Festival di Cannes, un pò di indignazione la provoca. Non pretendevo certo un capolavoro, ne che fosse al di sopra dei suoi standard ormai cristallizzati... ma che fosse almeno un prodotto (apposta non ho detto opera) decente, e non occorreva neanche molto.
Comunque tengo a  precisare che non mi pento di esserlo andato a vedere, per la ragione già espressa, e che devo dare atto ad Argento di essersi comunque ancora messo in gioco a differenza di Carpenter.
  Paolo    3 anni fa
Infatti il mio sentimento predominante questa volta é stato una sorta di tenerezza nei suoi confronti, perchè sembra non essere conscio del livello del suo cinema. Però se poi penso che anche questo film, come Dracula 3D, ha usufruito di contributi da parte della regione Lazio e che per dipiù é stato presentato all'ultimo Festival di Cannes, un pò di indignazione la provoca. Non pretendevo certo un capolavoro, ne che fosse al di sopra dei suoi standard ormai cristallizzati... ma che fosse almeno un prodotto (apposta non ho detto opera) decente, e non occorreva neanche molto.
Comunque tengo a  precisare che non mi pento di esserlo andato a vedere, per la ragione già espressa, e che devo dare atto ad Argento di essersi comunque ancora messo in gioco a differenza di Carpenter.

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