No non sono in vena così nostalgica da ripescare perfino un serial tv degli anni 50-60 e poi degli 80. Sky ha da poco rilasciato la serie che è un reboot - remake del celebre avvocato difensore, riportandolo agli anni 30 e colorando tutto di noir a tinte forti dove non si sprecano sesso, sangue e volgarità.

Alcuni membri del cast provengono direttamente da Boardwalk Empire, un mafia serial ambientato più o meno negli stessi anni. E con esso condivide taglio, messa in scena e crudezza.

La serie è di 8 puntate da 1 ora ciascuna e vediamo la genesi del personaggio da reduce di guerra ed investigatore male in arnese fino all’avvocato che tutti conoscono.

Intrighi, la scomparsa di un bambino e il ritrovamento del suo corpo, un finale aperto che ricollega al primo libro di cui l’eroe fu protagonista quasi 100 anni fa (si Perry Mason nasce sui libri) personaggi sfaccettati e ben caratterizzati, corollano la serie restituendo il mood di quel decennio.

Musiche e fotografia degne ma anche scenografie e location (con pesantissimi ma necessari ritocchi) non sono da meno.

Da vedere se siete amanti non del giallo ma dell’intrigo torbido e anche morboso.

Chicca finale, le sigle di coda che mostrano una evoluzione del motivetto che era l’emblema della serie quando era interpretata in tv da Raymond Burr

https://www.cinematographe.it/wp-content/uploads/2020/09/perry-mason-2020-recensione.jpg