Piranha 3D
Paolo 13 anni fa
Un tempo, quando ero davvero molto giovane, ero amante del genere horror-zoologico, soprattutto se protagonisti, anzi antagonisti, erano belve feroci appartenenti all'elemento acquatico. Ma più che la "nostalgia canaglia" ed il gusto per il macabro piuttosto ridimensionato con la maturità, è stata la curiosità a spingermi a guardare questo nuovo capitolo della non-trilogia dedicata ai voracissimi pesci tropicali, che molti si ostinano a considerare un remake del capostipite diretto da Joe Dante, col quale invece non ha assolutamente nulla a che spartire!
Dopo i piranha geneticamente modificati delle due pellicole precedenti, questa volta il pericolo é rappresentato dai loro antenati preistorici creduti estinti e invece sopravvissuti per millenni in un lago sotterraneo e liberati da una scossa di terremoto, giusto per pasteggiare in una grande festa primaverile con collegiali brilli ed in preda agli ormoni.
Le premesse, relativamente interessanti, hanno ben presto tradito le aspettative di chi magari si aspettava una pellicola che, seppur aggiornata ai tempi odierni, mantenesse intatto lo spirito di genuino terrore che ispiravano i suoi predecessori.
Purtroppo invece, ci si é ben presto trovati di fronte ad una vicenda che, nella prima parte, ai momenti horror predilige goliardici, spregiudicati ed inutili siparietti da commediola erotica; quando poi l'orrore accelera il passo, ecco che ci si trova coinvolti in una lunga orgia di efferatezze splatter fini a se stesse e parecchio oltre il limite del buon gusto e della credibilità.
Alla fine della visione resta, oltre il disgusto fisico e morale, il dispiacere di avervi visto coinvolti volti noti di un passato cinematografico e televisivo decisamente più godibile: Elisabeth Shue (ex fidanzatina in "Karate Kid" e in "Ritorno al futuro 2 e 3"), Jerry O'Connell (l'allora giovanissimo protagonista del telefilm "Il mio amico Ultraman"), Christopher Lloyd (il mitico Doc Brown della già citata trilogia di "Ritorno al futuro") e nientemeno che Richard Dreyfuss in un cameo/omaggio a inizio film, per il quale mi auguro abbia preso un compenso adeguato all'imbarazzo di aver partecipato a questa indegna operazione.
Una buona occasione mancata nella quale si persevera con un seguito già pronto e, a quanto pare, ancora più demente!
Paolo 13 anni fa
Un tempo, quando ero davvero molto giovane, ero amante del genere horror-zoologico, soprattutto se protagonisti, anzi antagonisti, erano belve feroci appartenenti all'elemento acquatico. Ma più che la "nostalgia canaglia" ed il gusto per il macabro piuttosto ridimensionato con la maturità, è stata la curiosità a spingermi a guardare questo nuovo capitolo della non-trilogia dedicata ai voracissimi pesci tropicali, che molti si ostinano a considerare un remake del capostipite diretto da Joe Dante, col quale invece non ha assolutamente nulla a che spartire!
Dopo i piranha geneticamente modificati delle due pellicole precedenti, questa volta il pericolo é rappresentato dai loro antenati preistorici creduti estinti e invece sopravvissuti per millenni in un lago sotterraneo e liberati da una scossa di terremoto, giusto per pasteggiare in una grande festa primaverile con collegiali brilli ed in preda agli ormoni.
Le premesse, relativamente interessanti, hanno ben presto tradito le aspettative di chi magari si aspettava una pellicola che, seppur aggiornata ai tempi odierni, mantenesse intatto lo spirito di genuino terrore che ispiravano i suoi predecessori.
Purtroppo invece, ci si é ben presto trovati di fronte ad una vicenda che, nella prima parte, ai momenti horror predilige goliardici, spregiudicati ed inutili siparietti da commediola erotica; quando poi l'orrore accelera il passo, ecco che ci si trova coinvolti in una lunga orgia di efferatezze splatter fini a se stesse e parecchio oltre il limite del buon gusto e della credibilità.
Alla fine della visione resta, oltre il disgusto fisico e morale, il dispiacere di avervi visto coinvolti volti noti di un passato cinematografico e televisivo decisamente più godibile: Elisabeth Shue (ex fidanzatina in "Karate Kid" e in "Ritorno al futuro 2 e 3"), Jerry O'Connell (l'allora giovanissimo protagonista del telefilm "Il mio amico Ultraman"), Christopher Lloyd (il mitico Doc Brown della già citata trilogia di "Ritorno al futuro") e nientemeno che Richard Dreyfuss in un cameo/omaggio a inizio film, per il quale mi auguro abbia preso un compenso adeguato all'imbarazzo di aver partecipato a questa indegna operazione.
Una buona occasione mancata nella quale si persevera con un seguito già pronto e, a quanto pare, ancora più demente!
Dopo i piranha geneticamente modificati delle due pellicole precedenti, questa volta il pericolo é rappresentato dai loro antenati preistorici creduti estinti e invece sopravvissuti per millenni in un lago sotterraneo e liberati da una scossa di terremoto, giusto per pasteggiare in una grande festa primaverile con collegiali brilli ed in preda agli ormoni.
Le premesse, relativamente interessanti, hanno ben presto tradito le aspettative di chi magari si aspettava una pellicola che, seppur aggiornata ai tempi odierni, mantenesse intatto lo spirito di genuino terrore che ispiravano i suoi predecessori.
Purtroppo invece, ci si é ben presto trovati di fronte ad una vicenda che, nella prima parte, ai momenti horror predilige goliardici, spregiudicati ed inutili siparietti da commediola erotica; quando poi l'orrore accelera il passo, ecco che ci si trova coinvolti in una lunga orgia di efferatezze splatter fini a se stesse e parecchio oltre il limite del buon gusto e della credibilità.
Alla fine della visione resta, oltre il disgusto fisico e morale, il dispiacere di avervi visto coinvolti volti noti di un passato cinematografico e televisivo decisamente più godibile: Elisabeth Shue (ex fidanzatina in "Karate Kid" e in "Ritorno al futuro 2 e 3"), Jerry O'Connell (l'allora giovanissimo protagonista del telefilm "Il mio amico Ultraman"), Christopher Lloyd (il mitico Doc Brown della già citata trilogia di "Ritorno al futuro") e nientemeno che Richard Dreyfuss in un cameo/omaggio a inizio film, per il quale mi auguro abbia preso un compenso adeguato all'imbarazzo di aver partecipato a questa indegna operazione.
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