Dalla tradizione noir, con dialoghi e vaniloqui sopra le righe resi celebri da tarantino, arriva Slevin.
Visto su SKY (vale lo stesso?) il film é un ottimo intreccio di giallo, poliziesco, noir appunto, crime-movie che cattura sin dal prologo.
Il film raduna il meglio del meglio: Sir ben Kigsley, Morgan Freeman, Bruce Willis e gli emergenti (allora) Lucy Liu e Josh Hertnett.
Questa squadra vincente mette in scena un intrigo pieno di citazioni cinefile di ALTO lignaggio (come intrigo internazionale di Hitchcock).
Un ragazzo arriva trafilato in una sala d'attesa di un aeroporto. E' perso nei suoi pensieri e ad un certo punto gli appare Willis che gli attacca bottone con la mossa Kansas-City. Cos'é questa mossa?
E il film cambia subito registro e ci presenta Slevin (Hartnett) che viene prelevato di forza dagli uomini del Boss (Freeman) che vive da 20 anni relegato in un lussuoso grattacielo posizionato esattamente di fronte a quello del suo acerrimo nemico il Rabbino (Kingsley), una volta suo compare di crimine, e oggi antagonista.
Qualcuno ha ucciso il figlio del Boss, e ora il Boss vuole vendetta, e la vuole per mano di Slevin, che dovrá uccidere il figlio del Rabbino in cambio della cancellazione del suo debito di 96.000 dollari. C'é un problema, il debito non lo ha contratto Slevin, ma Mark Fisher. Ma nessuno gli crede, perché Mark Fisher non é reperibile. Ma chi é Fisher? E Slevin da dove salta fuori? Perché era in casa sua e non puó dimostrare la sua identitá? E sopratutto cosa vuole Liu che da vicina impicciona, si intrufola sempre nel suo appartamento?
Scopritelo e vediamo se anche a voi vi verrá rifilata la Mossa KansasCity!!!