Nel 1959 una scolaresca si appresta a seppellire in una "capsula del tempo"
alcuni disegni in cui raffigurare la loro visione del futuro.
Tra gli alunni una strana e silenziosa bambina riempie forsennatamente il foglio con una miriade di numeri apparentemente senza senso, obbedendo alle sinistre voci che le bisbigliano nella mente.
Cinquant'anni dopo, il suo foglio finisce nelle mani di un bambino il cui padre, professore di astrofisica al MIT, scorge nella strana sequenza di cifre un lunga serie di catastrofiche premonizioni.
La pellicola diretta da Alex Proyas (Il Corvo, Io robot) si rivela un'inquietante e riuscita miscela paranormale-catastrofica condita da evidenti fascinazioni mistiche, dove l'angosciosa e crescente suspance è la protagonista assoluta surclassando persino i solidi effetti speciali che, quì come non mai, risultano sobri ed estremamente funzionali.
Un'esempio di blockbuster fatto con stile!