Il cavaliere oscuro

  Paolo    15 anni fa

Il precedente capitolo servì essenzialmente a porre le basi per un radicale rimodernamento del personaggio e del suo universo che, grazie ad un approccio maggiormente realistico e soprattutto più approfondito dal punto di vista introspettivo, si staccava nettamente dagli esiti fin troppo fumettistici in cui si era inoltrata la precedente saga.
Seguendo questa nuova linea poetica questo secondo atto riesce dunque a coinvolgere, anzi a travolgere lo spettatore, non già con l'immancabile e necessaria dose adrenalinica d'azione quanto con la continua e costante tensione emotiva, derivata dall'incessante susseguirsi di colpi di scena e rimescolamenti di carte. Tutto ciò sull'epico sfondo di una vera e propria "tragedia criminale" dove ogni singolo personaggio, anche il più marginale, è chiamato a fare la sua più che significativa parte.


  Paolo    15 anni fa
Il precedente capitolo servì essenzialmente a porre le basi per un radicale rimodernamento del personaggio e del suo universo che, grazie ad un approccio maggiormente realistico e soprattutto più approfondito dal punto di vista introspettivo, si staccava nettamente dagli esiti fin troppo fumettistici in cui si era inoltrata la precedente saga.
Seguendo questa nuova linea poetica questo secondo atto riesce dunque a coinvolgere, anzi a travolgere lo spettatore, non già con l'immancabile e necessaria dose adrenalinica d'azione quanto con la continua e costante tensione emotiva, derivata dall'incessante susseguirsi di colpi di scena e rimescolamenti di carte. Tutto ciò sull'epico sfondo di una vera e propria "tragedia criminale" dove ogni singolo personaggio, anche il più marginale, è chiamato a fare la sua più che significativa parte.



  ettore    15 anni fa

Sono daccordissimo con la tua recensione. Noto lo smanioso desiderio del regista di INFILARE tanta carne a cuocere (vedi dramma di DUE FACCE). Avrei preferito un film più corto che seguisse lo sviluppo e il delirio del joker, regalandoci poi un terzo episodio col sempre bistrattato due facce, che anche nel precedente film di Joel Schumacher era una specie di appendice dell'enigmista.
Cmq un joker così reale non si era mai visto. Non un folle caricatura di criminale, ma un vero criminale senza freni. Da brivido!!!
  ettore    15 anni fa
Sono daccordissimo con la tua recensione. Noto lo smanioso desiderio del regista di INFILARE tanta carne a cuocere (vedi dramma di DUE FACCE). Avrei preferito un film più corto che seguisse lo sviluppo e il delirio del joker, regalandoci poi un terzo episodio col sempre bistrattato due facce, che anche nel precedente film di Joel Schumacher era una specie di appendice dell'enigmista.
Cmq un joker così reale non si era mai visto. Non un folle caricatura di criminale, ma un vero criminale senza freni. Da brivido!!!

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