*** Messaggio originale corretto dall'autore il 26/07/2009 - 17.13.01 ***Jodie Foster ritorna in un film che fa discutere. Lei cronista radiofonica che la sera discetta sul bene e il male della sua città: New York, una sera passeggiando col suo fidanzato, viene brutalmente aggredita. Il ragazzo morirà. Lei ne uscirà viva ma ugualmente morta dentro.
Dopo mesi di tentativi di uscire di casa prima e ritornare alla normalità poi, una sera si procura una pistola al mercato nero. Tornando a casa è testimone di un omicidio in un negozio. Da vittima, deciderà di diventare carnefice o meglio, giustiziera.
Nell'escalation di violenza che sussegue, si dipana la storia di un detective che cerca di fare il suo lavoro come l'ultimo dei don chiscotte e i brutali aggressori che hanno dato il via alla vicenda.
L'epilogo finale apre il mai esaurito dibattito se è meglio la giustizia dei tribunali o quella sommaria che vorrebbero le vittime...
----------------
In questi film il cattivo è sempre cattivo in modo irrecuperabile, e le vittime senza macchia alcuna. Facile decidere con chi schierarsi e quale è la punizione giusta. E' possibile essere solo cattivi o solo buoni?
-----------------
Jodie Foster come Charles Bronson? Forse ma con un pò di cuore in più e non solo una macchina di morte.
Da vedere