Questo film è da considerarsi in assoluto il più sperimentale in tutta la storia della 3D Production.
Esso nacque infatti come un’attività scout proposta ai ragazzi del Reparto e che vedeva come protagonisti i sei capi squadriglia alle prese con un diabolico assassino che li tormentava in sogno.
Come lo stesso titolo tenta di suggerire questa volta ad essere riletta in chiave comica è la saga horror di Nightmare e quindi era più che appropriato che ne fossero protagonisti degli adolescenti.
Altro grande elemento di novità inoltre era l’inserimento di scene reali prese durante le attività, in particolare dal campo estivo.
Fu proprio durante un campo a fine aprile a Conca dei marini, vicino Amalfi, che iniziammo le riprese con la scena di apertura, quella dell’incubo di Franco.
Le altre scene furono girate alla rinfusa ( come nostra abitudine ) in varie location con un cast di attori, anche involontari, che ha superato in ampiezza quello di Rhys Blond .
Una di queste location, la più importante ed anche la più utilizzata, fu il cortile di Alberto, che fece il suo “debutto” poco tempo prima con Strambo.
La prima scena girata in tale luogo fu quella del linciaggio di Stefano Kruger, interpretato da un’azzeccatissimo Stefano ormai rientrato alla grande nel team della 3D. Le riprese furono effettuate in un’assolata domenica di maggio, in cui un fronzuto orticello diventò per magia un bosco impervio dove il nostro “eroe” se la dava a gambe per sfuggire ad un’orda di paesani inferociti. La casupola che in Strambo era il covo dei terroristi diviene qui il rifugio e quindi la tomba di Stefano, arso vivo dai paesani capeggiati da un carismatico Alberto.
Da segnalare, per quanto riguarda questa scena, l’ottima prova offerta dalla giovane Floriana ( una ragazza sfuggita alle grinfie di Stefano ) e da Emiliano ( un prete che tenta con disastroso insuccesso di placare gli animi della folla ).
Giunge l’estate e la 3D si rilassa solo apparentemente; infatti come accennato poc’anzi il campo estivo di Reparto a Cerreta Cognole ( SA ) diviene un serbatoio di riprese dal vero da integrare nel film. Vediamo così i ragazzi tornare dagli hyke, cimentarsi in un torneo di baseball, e visitare un museo naturalistico.
Passano diversi mesi, e si arriva a novembre per girare la scena della seduta psichiatrica che farà da antefatto al gran finale del film. E qui nascono i problemi: Antonella infatti non può partecipare alle riprese che purtroppo non possono essere rimandate per l’ennesima volta.
Le nostre menti lavorano alacremente per trovare una soluzione immediata al problema, che si risolve apportando una modifica, anzi un’aggiunta alla storia.
Antonella infatti sarà vittima di Kruger e ciò spingerà i ragazzi ad affidarsi alle mani di uno psicologo per potersi salvare.
Ciò, inutile dirlo, ha allungato ulteriormente il brodo diventando sia un male ( altri sperpetui per organizzare nuove riprese non previste ) sia un bene ( la storia arricchita di nuovi colpi di scena ).
Altro salto fino al nuovo anno. Una fredda mattina invernale, nel cortile di Alberto, ha fatto da sfondo alla scena in cui i ragazzi all’uscita del museo si confidano i propri incubi e fanno la conoscenza di un invecchiato Alberto.
Girare d’inverno una scena estiva non è una cosa tanto semplice ed i ragazzi hanno dovuto recitare con due magliette addosso per non morire assiderati.
Approfittando dell’occasione tentiamo di girare anche alcune sequenze dello scontro finale, ed essendo Stefano assente chiediamo a Francesco di prestarci la sua figura da tergo per fargli da controfigura. L’operazione non riesce tanto male anche se comunque non è sufficiente alla completezza della scena.
Il gran finale vede la luce il pomeriggio di domenica 1 aprile (quasi un anno dopo l’inizio!!!) durante il quale oltre alla sconfitta di Stefano Kruger giriamo anche la scena della morte di Antonella.
È bene specificare che oltre alle riprese regolari Night Pipp ci ha visti impegnati anche in molte sequenze brevi da inserire nelle varie scene soprattutto con un massiccio uso del croma key, il quale oltre a consentire la creazione di effetti speciali da “brivido” come lo spirito di Kruger che si libra nell’aria, il volo delle molotov, l’incendio della baracca, ci ha anche permesso di creare delle vere e proprie scenografie dal nulla, come nella scena dell’edicola dove oltre che su di una scenografia fittizia gli attori recitavano addirittura in momenti diversi.
Più di un anno di gestazione quindi, ma che è valso a regalare soprattutto ai giovani interpreti un’esperienza divertente e sicuramente indimenticabile.