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Diario delle riprese
Lame scintillanti e teste mozzate, in questo action movie della 3D. Scandal Mc Lot vaga per il mondo alla ricerca di duelli all'ultimo sangue. Egli è un'immortale e come lui ve ne sono altri. Sono tutti in lotta per la ricompensa finale: la mortalità. Per ucciderli, deve decapitarli e alla fine ne resterà soltanto uno, l'acerrimo nemico Tamarr.
La città si disseminerà di cadaveri fino a quando avverrà lo scontro decisivo.
La città si disseminerà di cadaveri fino a quando avverrà lo scontro decisivo.
Curiosità
Diario delle riprese
Iniziò per gioco e divenne una cosa seria (per quanto può esserlo un film demenziale).
Fu un'estenuante corsa contro il tempo, ma alla fine giungemmo al traguardo.
Eccovi di seguito la cronaca dettagliata di un capolavoro immortale, anzi "IMMORALE".
9 FEBBRAIO:
Ebbe tutto inizio in questa poco invernale giornata di febbraio quando io, Ettore, Francesco,Maurizio e Sandra ci recammo nell'abitazione estiva di quest'ultima ad Agropoli.
L'ispirazione fulminò Ettore nel pomeriggio quando mi vide affacciato ad una terrazza mentre contemplavo lo stupendo paesaggio agreste che ci circondava. Fu proprio il panorama che ricordò ad Ettore le colline scozzesi viste in Highlander - l'ultimo immortale, mentre la giacca di pelle che indossavo gli ispirò l'immagine di un eroe solitario e melancolico sulla falsa riga di quello interpretato da Christopher Lambert.
Essendo muniti di videocamera decidemmo, di comune accordo, che sarebbe stato un delitto non sfruttare quell'occasione.
Non avevamo progetti ambiziosi, ma volevamo solo girare uno sketch autoconclusivo che parodiasse Highlander.
Per il ruolo dell'antagonista fu scelto Maurizio che, per assumere un aria truce, fu costretto ad indossare un cappellino di paglia ed un accappatoio bianco che, con molta immaginazione,avrebbe dovuto rappresentare un'impermeabile.
Ancora più improbabili furono le spade, che altro non erano se non bacchette di plastica (quella di Maurizio era addirittura spezzata!)
Gli effetti scenici, ossia rami che cadevano, sassi che rotolavano ed il tavolino che si capovolgeva, furono arte di Francesco.
Unico neo fu, nostro malgrado, il forte sole pomeridiano che, con la sua intensità, mi impedì di assumere un'espressione rilassata, deformando ulteriormente la mia fisionomia già scarsamente telegenica.
13 OTTOBRE:
Dopo mesi riprendiamo quel soggetto improvvisato per realizzare una vera e propria storia.
Le prime riprese hanno come set la nostra sede scout che per l'occasione verrà adibita a tempio cinese. Io e Luca infatti, mentre Ettore cura lo storyboard, addobbiamo un angolo del container con lunghi striscioni di carta sottoparati appesi al soffitto e fatti scendere fino al pavimento. Veniamo così a creare una piccola stanza di preghiera per il maestro Joco; l'atmosfera è resa suggestiva dalla parete lasciata libera, sulla quale campeggia un'illustrazione naturalistica, e dalla luce di due ceri.
La novità di queste riprese sta nell'uso del trucco: Luca infatti per impersonare il maestro Joco, ha dovuto indossare una maschera da vecchio (usata anche in Rhys Blond, vi ricordate?) alla quale è stata tagliata la parte del mento per renderla più "realistica". Per favorire maggiormente l'effetto realistico è stato usato anche del cerone, che purtroppo ha retto per poco, facendo penzolare lievemente i bordi della maschera.
E fu così che rischiando un'intossicazione (stare per più di mezz'ora chiusi in una stanza a respirare il fumo di due ceri non è molto salutare!) realizzammo le scene dell'arrivo di McLot nel tempio di Shang-at, del suo addestramento, e del dono da parte del maestro della spada da samurai, una vera e propria "arma bianca".
18 OTTOBRE:
La scena da girare è quella del malinconico ritorno a casa di McLot dopo lo scontro con Kulingan.
La location è l'appartamento di Luca, e più precisamente il soggiorno alla cui finestra il protagonista, mesto e pensieroso, si affaccia scorgendo il suo vicino (Luca) che gioca col cane, che poco dopo finirà per sbranarlo. La "recitazione" di Max, il cane in questione, è stata l'unica cosa che ha causato un pò di difficoltà, ma alla fine la sua prestazione è stata (grazie soprattutto al suo padrone) all'altezza della situazione.
23 OTTOBRE:
La sequenza da girare (a mezzanotte ormai trascorsa) è quella che precede i titoli di testa: McLot percorre un oscuro vialetto sguainando la sua spada, mentre la sua voce narrante lo presenta al pubblico.
Inizialmente fu scelto un viale nel parco di Luca che al momento delle riprese ci parve troppo freuentato. Ritornammo allora nella nostra sede scout dove avevamo avuto una riunione poc'anzi e trovammo la location adatta in un tratto fra il container e la chiesa.
Con l'illuminazione derivata dagli abbaglianti della macchina di Ettore, ricavammo così una sequenza piuttosto suggestiva che ripetemmo varie volte solo per puro perfezionismo.
28 OTTOBRE:
La scena odierna è quella dell'interrogatorio, senza esito, del tenente Palombo a Scandal McLot nel suo appartamento.
Il dialogo fra i due protagonisti è stato, sorprendentemente, tutt'altro che difficoltoso e Luca e Serena hanno offerto un valido apporto. L'unica difficoltà si è presentata nella sequenza in cui McLot esce da casa e si avvia alla sua auto. La sorte ha voluto che proprio in quel momento ci fosse un andirivieni di gente che entravano nel palazzo.
31 OTTOBRE:
Appuntamento intorno alle dieci di mattina e destinazione Monte Sant'Angelo per le riprese della scena finale, ossia lo scontro mortale tra McLot ed il perfido Tamarr.
La troupe è composta da me, Ettore, Luca, Davide ed Alessandro, un amico di quest'ultimo che, interessato alla nostra attività, è stato subito reclutato come "ciacchista".
Il teatro della battaglia è l'area attorno al santuario, da noi spacciato come "Tempio di Shang-at" in Cina!!!
Dopo un "Camel Trophy" per le impervie strade di montagna, raggiungiamo il santuario e, nonostante il forte vento forza azzurri alè alè, portiamo a termine le riprese prima che venga a piovere.
Per la strada del ritorno inoltre, ci fermiamo più volte per girare alcune sequenze dell'auto in viaggio per la Cina (hi!hi!)
Instancabili lavoratori ci diamo appuntamento alle 20:30 nella nostra sede scout per poi recarci nel garage di Luca, che sarà la location per la scena del ritrovamento del cadavere di Kiakiel. Questo personaggio viene interpretato da Francesco il quale essendo quella sera assente, viene sostituito da Antonio, che si improvvisa controfigura dalla "testa mozzata". Gli altri attori sono Ettore nelle vesti del suo personaggio più riuscito, l'implacabile (poi placato) tenente Palombo, Adriano dietro gli occhialoni dello stralunato agente Four Eyes (quattr'occhi), Luca ed ancora Antonio nel ruolo di due agenti della scientifica.
Io non essendo impegnato nella recitazione ho aiutato Ettore nelle riprese.
Particolare degno di nota è stato l'improvviso arrivo della cugina di Luca che ha spostato la sua auto che, essendosi trovata nel bel mezzo del set, era apparsa in quasi tutte le scene. Fortunatamente ciò è avvenuto a riprese ultimate.
Degna di lode infine è l'interpretazione cadaverica di Antonio, che anche dopo che la sua sequenza era stata girata, non si è alzato da terra, tanto che ad un certo punto ci siamo chiesti dove fosse finito.
4 NOVEMBRE:
La scena da girare è tanto breve quanto complicata per coordinamento: McLot entra nella sua auto per correre dal maestro, ignaro del fatto che il tenente Palombo gli si nasconde nel portabagagli.
Per realizzare una sequenza continua la videocamera deve seguire me che entro nell'abitacolo per poi spostarsi sul retro dell'auto dove Ettore si intrufola, mentre Luca mi da il cambio, a tempo di record, per mettere in moto ed avviarsi al cancello.
La prova di Sandra, a cui era affidata la videocamera, è stata ottima.
L'unico inconveniente che ci ha fatto ripetere la scena più volte è stato il continuo passaggio delle persone fuori del cancello, che ogni volta rischiavano di essere investite.
5 NOVEMBRE:
Ritorniamo nel garage di Luca per la scena del combattimento con Kiakiel.
Essendo questo personaggio affidato alla recitazione di Francesco, ci prepariamo psicologicamente non meno che fisicamente a delle lunghe e faticose riprese a causa della sua congenita ed ormai famosa incapacità a non ridere davanti all'obiettivo
Come potrete vedere nella sigla di coda, l'intera troupe è stata costretta con la faccia al muro per permettergli di recitare seriamente, cosa che poi, dopo tanti sforzi, gli è riuscita alquanto bene.
Questa scena ci ha permesso inoltre di usare, finalmente, la mano ed il moncone che Ettore realizzò tempo fa e mai utilizzati.
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