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Nel forum recensisco il film, ma qui voglio disquisire della multimedialità di questa storia. Nata come fumetto nel 1980, dalla penna geniale di Moore e dal disegno di Gibbs, ridisegnò subito il linguaggio dei fumetti. E dei supereroi.
Inoltre è una storia che deve più alla narrativa che ai comics. Ricco di citazioni, ricco di finti articoli e materiale d'epoca per ricreare le atmosfere, con due e più storie che serpeggiano sotto il principale arco narrativo, davvero accontenta tutti i palati. E non stanca mai.
Leggerlo richiede la pazienza di un buon romanzo con la comodità di un fumetto. Il suo autore da tempo disconosce tutti gli approci di Hollywood alle sue storie, che per lui sono per definizione sbagliati. Non si devono fare punto e basta. Siete daccordo?

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