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La 3dproduction é ormai da 20 anni impegnata a diffondere cultura cinematografica e sviluppare e coltivare i talenti dei propri iscritti. Oggi vi presentiamo Adriano Graffi, uno dei fondatori dell'associazione, collaboratore della prima ora della 3d. L’uomo dietro le tante scenografie e volto di alcuni fra i piú longevi e amati personaggi. Buona lettura.

Come sei arrivato in 3dproduction?
Ci sono dall'inizio più o meno. Non andavo a scuola con i 3 D, ma da quando si è cominciati a girare in maniera più sistematica si. Credo che il mio primo corto sia stato GLI IMPENSABILI.

Quale é il tuo percorso artistico/professionale che ti ha portato a questo?
Senza escludere le esperienze nell’ambito degli scout, direi il resto sul campo della 3dproduction. Ho iniziato eseguendo le indicazioni, ma subito proponendo in corso d’opera; poi partecipato ai montaggi quando non c’erano i computer ma si faceva tutto ''a mano'', “a occhio”, quando avevamo una videocamera a cassetta; poi sperimentato il doppiaggio di se stessi (e se sei uno che inciampa con la lingua non è facile). Col tempo le esigenze sono cambiate, tutti vogliono fare gli attori ma non tutti sanno che c'è molto da fare per preparare un film: sceneggiatura, costumi, materiale di scena, scenografia, regia, luci. Oggi direi in generale un “aiuto regista”. Il manuale interno sullo standard di sceneggiatura 3d è opera mia (da non confondere con le info per come si inventa una sceneggiatura).

Ti occupi solo di logistica?
No. O forse Si ma in senso più ampio. Sul versante associativo: La realizzazione e l’aggiornamento della modulistica associativa è ormai un mio impegno. Alcune comunicazioni interne quando ci dividiamo i compiti, la correzione bozze (quando c’è tempo di ragionarci su) , raccolgo quote e documenti per censimenti e iscrizioni varie per poi passare a chi di dovere, varie ed eventuali. Quel che serve dove serve insomma. Sul versante delle produzioni: trasporto il soggetto o bozza di sceneggiatura, nel formato ufficiale in prima versione e successive. Quando possibile contribuisco alle modifiche della sceneggiatura stessa. All'occorrenza faccio da operatore, luci, aiuto regista, regista, location, ecc.

Hai seguito qualche corso/lettura/stage?
Leggo tutto quello che può essere utile per migliorare il ruolo: regista, sceneggiatura, assistente, luci, ecc. Di solito materiale recuperato dal presidente e distribuito.

Facciamo un esempio concreto: per il corto Sbatman, di cosa hai dovuto tener conto?
Per la ''LOCATION'' ci sono diversi aspetti: POSTO: posizione geografica rispetto al grosso dei soci (Parma, Roma, Napoli), raggiungibilità in auto o in treno, zona tranquilla dove non essere disturbati da fattori esterni: traffico, curiosi, molestatori.
ABITABILITA’: la possibilità di ospitare tante persone, almeno con sacco a pelo (una volta bastava uno stanzone adesso abbiamo anche i bambini) quindi bagni e cucina industriale o almeno attrezzata in modo da poter cucinare per tante persone e conservarvi la spesa; ambienti coperti per mangiare e per riunirsi. RIPRESE: ambienti per le riprese; dipendono da cosa vuoi girare, se servono zone coperte per riprese interne, se servono zone all'aperto, se serve uno spazio dove montare fisso il croma-key. COSTI: quanto costa l'essere ospitati, se la cifra è forfettaria, se è a persona, al giorno; quanto verrebbe la permanenza di ognuno. BAMBINI: la possibilità che “pascolino” in sicurezza e non a ridosso delle riprese (ne avevamo 3 piccoli)
Per l’“EVENTO” (tutto il periodo in cui siamo stati insieme):
VITTO: preparare menu per tutta la durata dell'evento, in alcuni casi considerando chi arriva prima degli altri e chi fa un viaggio lungo. Va tenuto conto di allergie, intolleranze e vizi la spesa per tutto il periodo, mantenendo un profilo economico ''basso''. MATERIALE: abiti di scena (c'è spesso chi si presenta solo con gli abiti che ha indosso e dice ''che devo fare?'', oppure un cambio di programma al volo, una improvvisazione), allora serve un set di materiale minimo: spille, teli, vestiti usati, e poi corda, cordini, faretto e prolunghe elettriche. ORARI: quando arriva e quando parte ognuno, pulizie. TURNI: a volte è necessario dare dei turni in cucina e per le pulizie, a volte no. Varie ed eventuali.
Per ENTRAMBI: Il SOPRALLUOGO: se non conosci la struttura e/o se le info sulla struttura non sono ben documentate allora farlo è d’obbligo; serve per rendersi conto dei più piccoli dettagli, dalle stoviglie che mancano allo stato dei letti e del materiale per le pulizie; anche dei più piccoli anfratti generalmente non considerati possono essere una naturale scenografia dove girare, ad esempio La tromba delle scale.

Il tuo apporto si concretizza solo durante la lavorazione di un corto? O anche per eventi, manifestazioni, corsi?
No, ormai il mio apporto si concretizza principalmente prima, nella preparazione, dietro le quinte. Non potendo più muovermi per partecipare ad eventi in trasferta ho deciso di provare ad essere il più utile possibile anche a tavolino o nei limiti di quel che mi riesce. Ad esempio per il corso di introduzione alla fotografia realizzato a Firenze, ho cercato il posto, parlato coi responsabili, fatto foto da presentare al docente, impaginato e corretto i manuali preparati dal docente, pubblicizzato, preparato il materiale didattico, raccolto le iscrizioni e tenuto il bilancio; quanto più possibile per alleggerire il docente e far si che fosse tutto pronto e organizzato. Altro esempio, per la partecipazione della 3d a La Spezia Comics, ho aggiornato la manualistica per le iscrizioni off-line al Sito internet e all’Associazione. Se non ricordo male anche provveduto a fare fotocopie. Per l’ultimo evento realizzato non ho partecipato alla logistica della location ma sulla preparazione a tavolino dei corti: sceneggiatura, schema attori-scene, attori-scene-ruoli, ecc.

Di che strumenti si deve dotare un logista?
Occhio vigile, carta, penna, attenzione ai dettagli e visione di insieme. Pazienza, umiltà, ascolto, confronto. Poi dipende da come ci si struttura nell’organizzazione e che autonomia ha il resto della troupe.

Durante le riprese di un corto sovrintendi, collabori o ti affidi totalmente alla spontanea risoluzione degli eventi?
Dipende: da quanto abbiamo lavorato prima (se previsto e organizzato allora in loco non servo più come logista e posso cambiare ruolo); se ci sono altre cose da fare nel frattempo, se c’è chi può incaricarsi in alternativa, quanti galli ci sono a cantare.
La mia personale tendenza è di dare la massima collaborazione là dove serve (se libero da riprese): se tutti sono alle riprese e nessuno sta a cucinare, allora vado in cucina a lavare i piatti; se invece posso essere presente, spesso sono quello che “rompe” coi dettagli. Posso anche affidarmi alla spontanea risoluzione degli eventi se non sono in condizioni di essere attento, ultimamente coi bambini in giro, sono più operativo prima che durante.

Che consigli dai a chi volesse fare il tuo ruolo?
Il ruolo del logista se ben gestito è strategico, a volte fa la differenza, ma se lo fai per essere il numero uno, per essere osannato, lascia stare. Spesso è dato per scontato e maltrattato. La collaborazione è importante, va capito quanto l’organizzazione si affida a te perché si fidano e quindi all’occorrenza ti supportano se lo chiedi, o perché scaricano la responsabilità che tanto c’è il fesso che ci pensa; nel primo caso ok, nel secondo ci penserei su..

Hai idee o progetti che vorresti realizzare?
Mi piacerebbe poter realizzare un corto dalle riprese al montaggio finale. Avere più tempo per le riprese, la possibilità di spostarmi per partecipare alle iniziative in giro. Ma anche la possibilità di coordinarmi coi soci della mia città per poter realizzare tutto dalle sceneggiature alle riprese. La 3d sta cambiando, si sta evolvendo, c’è bisogno di impegno e propositività.

Ringraziamo Adriano e presto avremo modo di vedere il suo contributo nella prossima storia che verrá presentata a Dicembre: Sfiga da New York.

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